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Da piazza della Chiesa Nuova al Gianicolo

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diap sapienza
draco dottorato in architettura e costruzione
incontri del dottorato draco

Da piazza della Chiesa Nuova al Gianicolo

mostra dei lavori del workshop di progettazione

Presenta: Renato Masiani (preside della facoltà di architettura)
Benedetto Todaro (direttore della scuola di dottorato)
Giuseppe Strappa (coordinatore del dottorato draco)

Spazio espositivo, sede Fontanella Borghese
via di ripetta, 81, Roma h 16.00 mercoledì 15 maggio 2013

Progetti di M. Romano, C. Meucci, P. Viceconti Nahas, tutor : A. Giancotti, R. Gigli
A. Nasserian, Y. Katsy, V. Klets, tutor: P. Posocco, M. Raitano
R. Porreca, M. Dicecca, S. Pazzola, tutor: L. Reale, A. Metta, D. Nencini
P. Ricciardi, V. Frasghini, E. Barizza, tutor: P. Carlotti, M. Maretto
V. Geropanta, J. Statica, M. Falsetti, tutor: A. Camiz, I. Del Monaco

organizzazione e progetto grafico: Martina Longo

esercitazione caratteri tipologici A e B

Riprogettazione e aggiornamento dei tessuti nell’area indicata nella planimetria.

Scopo dell’esercitazione è l’applicazione delle nozioni di processo e organismo aggregativo acquisite nel primo ciclo di lezioni. Come si vede dalla planimetria il tessuto è originato dall’edificazione di case a schiera in una prima fase sul percorso di via della Lungara e poi sui percorsi d’impianto ad essa ortogonali. Il tessuto non è formato che in parte in corrispondenza del percorso di collegamento per la presenza delle pendici del Gianicolo, mentre sull’importante collegamento di via della Lungara (polarizzato dalla Porta Settimiana e collegante l’area vaticana) il tessuto si è trasformato nel tempo, in parte, in palazzi.
Si dovrà eseguire la riprogettazione di un tessuto nell’area, supposta libera, della planimetria assegnata partendo dalla ricostruzione delle diverse fasi costruttive che si possono ipotizzare sul luogo. Si arriverà, quindi, alla fase conclusiva per gradi, come sintesi provvisoria di un processo di trasformazione in atto.
Si possono riutilizzare i criteri di alcune esercitazioni eseguite in precedenza, con l’avvertenza che le aree sono ora leggermente irregolari.
Si tenga conto, in proposito, che l’edificazione delle unità di schiera avviene prevalentemente attraverso pareti murarie ortogonali o parallele al percorso, concentrando le irregolarità nei nodi che, per questa ragione, divengono particolarmente complessi.
Si debbono prevedere, seguendo la griglia allegata, le seguenti fasi:
1.    prima fase di edificazione su via della Lungara (percorso matrice): case a schiera individuanti il tipo portante e le varianti sincroniche di posizione.
2.    seconda fase di edific. sui percorsi ortogonali a via della Lungara (fase di impianto) con formazione delle varianti di intasamento.

Sopra, stralcio dalla pianta di Giovanni Maggi, 1625 (si noti la formazione del tessuto di schiere sul percorso matrice). Sotto, stralcio dalla pianta di Giovan Battista Nolli, 1748 (si noti la formazione del tessuto sul percorso d’impianto, in aprte già specializzato, con assenza di costruito sui percorsi di collegamento in formazione.)

3.    terza fase di edificazione  sui percorsi di collegamento tra i diversi percorsi di impianto. Questa fase, in realtà, può non realizzarsi perché, come dimostra la cartografia storica (ad esempio la pianta di Giovan Battista Nolli) e l’evidenza del costruito, il tessuto tra la Lungara e le pendici del Gianicolo è rimasto spesso incompleto, mancando l’edificazione su percorso di collegamento. In questo caso la terza fase si riduce ad un primo aggiornamento dei tipi edilizi che precede la fase contemporanea, con introduzione di rifusioni, case in linea ecc.
4.   quarta fase di aggiornamento e trasformazione del tessuto alle condizioni contemporanee con:
a.    introduzione di eventuali percorsi di ristrutturazione paralleli a via della Lungara che riducano la profondità degli isolati
b.    introduzione di tipi edilizi aggiornati ed adatti ad un tessuto fortemente densificato in alcune parti.  Si può prevedere una trasformazione dei parte del tessuto in case in linea o in palazzo.
c.    Previsione di eventuali spazi pubblici in corrispondenza di eventuali servizi ipotizzando che la parte residua del carcere di Regina Coeli venga riutilizzata per strutture culturali
d.    Impiego di materiali e tecniche costruttive contemporanee e congruenti col luogo.
Non è necessario disegnare entrambi gli isolati (uno dei due può essere solo accennato).
Le scale da impiegare e il livello di approfondimento sono a discrezione dello studente, purchè venga rispettato il formato usuale delle tavole (A3).
Si può montare la planimetria definitiva sulla planimetria che trovate in questa pagina (rilievo dei piani terreni – cliccare sul disegno e poi ingrandire) e la planimetria generale con le ombre sulle foto aeree da scaricare da Google Earth. Da questo sito si possono anche ottenere facilmente le misure.

Alcune notizie sul luogo con i disegni di Giuseppe Vasi dei monumenti principali e riferimenti alla pianta del Nolli si trovano nel sito www.romeartlover.it/Day6.htm.  Alcuni lavori di studenti, svolti su un tema analogo a quello dell’esercitazione qualche anno fa, si trova nel sito  http://icar.poliba.it/ (poi “didattica”, poi “laboratorio 2a” poi “archivio”, poi “2001” o “2002”).
Per qualsiasi chiarimento non esitate a fare domande sul forum del corso.

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