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LETTURA E RIQUALIFICAZIONE URBANA DEL QUARTIERE DI SAN TELMO A BUENOS AIRES, Tesi di laurea di ANNA RITA DONATELLA AMATO

SAPIENZA UNIVERSITA’ DI ROMA
FACOLTA’ DI ARCHITETTURA VALLE GIULIA
CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA ARCHITETTURA (RESTAURO)
TESI DI LAUREA IN PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA: LETTURA E RIQUALIFICAZIONE URBANA DEL QUARTIERE DI SAN TELMO A BUENOS AIRES
RELATORE: PROF. GIUSEPPE STRAPPA
CORRELATORE: ARCH. ALESSANDRO FRANCHETTI PARDO
TUTOR: LUIS EDUARDO TOSONI
LAUREANDA: ANNA RITA DONATELLA AMATO

Buenos Aires rispecchia in molti suoi aspetti le caratteristiche tipiche di una metropoli contemporanea costituitasi non più di duecento anni fa; i grattacieli del micro centro e di puerto madero, le enormi avenidas e la sua struttura urbana sempre perpendicolare, mostrano la sua forte connotazione di città di fondazione interamente pianificata .
In questo contesto, che non sembrerebbe lasciar spazio a riflessioni sul processo formativo del tessuto urbano, si riscontra invece, in gran parte del patrimonio edilizio presente, una costante inaspettata che fa tesoro di molte caratteristiche figlie di un tipo edilizio mediterraneo che ha più di duemila anni. Il tipo a corte, della domus romana, viene importato in Argentina e in generale in latino-america dalle colonizzazioni spagnole e diventa la matrice di quel tessuto urbano che oggi è l’essenza di Buenos Aires.
La casa de patios, come dimostrano gli studi di F. Diez, corrisponde al tipo base, le cui evoluzioni e trasformazioni hanno determinato la formazione di tipi sempre più vicini alle esigenze di densità e modernità della città argentina, costituendo organismi edilizi, come l’edificio entre medianeras, in cui si coniugano l’esigenza di verticalità con la memoria della corte come spazio di distribuzione e, forse l’aspetto meno condivisibile, le stesse dimensioni del lotto di una casa de medio patio (7,5m circa, 10 varas), diretta derivazione della casa de patios.
In questo contesto si collocano i progetti di riqualificazione dell’ex patronato de infancia e dei progetti residenziali di Defensa y Carlos Calvos e Paseo Colon y Estados Unidos.
In tutti gli interventi , che vorrebbero costituire una sorta di metodo guida per la progettazione nel tessuto storico, il tema base è quello della stretta connessione tra percorsi e organismo architettonico, intendendo come tale anche le corti e gli spazi aperti che in questo senso concorrono alla definizione dell’organismo urbano a cui sono direttamente collegate.

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lettura e progetto di piazza della moretta

giulia

Sapienza Università di Roma
Corso di Laurea in Scienze dell ’Architettura e della Città -SAC
Corso di Caratteri tipologici e morfologia urbana, AA 2011/2012 -Proff. G. Strappa, F. De Matteis
Università degli studi di Parma

lettura e progetto di piazza della moretta
seminario interfacoltà di progettazione contemporanea nel centro storico di Roma

venerdì 11 novembre 2011, h. 14,30
Aula Magna
Facoltà di Architettura, sede di Valle Giulia, via A. Gramsci 53, Roma

Giuseppe Strappa (presidente C.d.L.SAC), Il processo formativo dei tessuti urbani

Alessandro Franchetti Pardo, Il caso di studio di Piazza del la Moretta

Marco Maretto, Progettare nel tessuto storico

Organizzazione
Alessandro Camiz

Segreteria
Marta Zappalà, Endriol Doko

 

 

L’architettura religiosa in un libro di Strappa

La presentazione

L’architettura religiosa in un libro di Strappa

in “Corriere della Sera” del 26.05.2009

Il tema dell’architettura religiosa è tornato di grande attualità. Anche a Roma si costruiscono nuove chiese, veri poli urbani in quartieri spesso degradati che pongono, anche, il problema di cosa significhi un edificio per il culto nel mondo contemporaneo. Giuseppe Strappa, architetto e ordinario di progettazione, tenta di dare una risposta con un libro, «Edilizia per il culto» (Utet, Torino) che ha la forma e l’ambizione di un vero trattato. Tesi di fondo è che ogni chiesa, sinagoga o moschea costituisce anche un «organismo » del quale occorre comprendere, soprattutto, il processo formativo. In un periodo in cui l’architetto, anche nei temi religiosi, è ossessiona¬to dalle mode, Strappa sostiene che si è originali solo riscoprendo l’origine delle cose, le radici dalle quali le forme hanno inizio. L’opera verrà presentata oggi a Valle Giulia da un esperto del tema come Paolo Portoghesi. Il grande storico e architetto romano non è, infatti, solo autore di importanti architetture religiose, dalla Chiesa della Sacra Famiglia a Salerno alla Moschea di Roma, ma si è posto, tra i primi, il problema della crisi del progetto contemporaneo, dello smarrimento dell’uomo di fronte a un mondo costruito che non sa più leggere e, quindi, trasformare con coerenza.

Alle 18, Aula Magna della Facoltà di Architettura «Valle Giulia», via Gram¬sci 53

Il libro viene presentato oggi pomeriggio alle 16 a Valle Giulia da un esperto del tema come Paolo Portoghesi, in primo piano nella foto qui sopra insieme a Giuseppe Strappa

MATERIA MATERIALE COSTRUZIONE

SAPIENZA, UNIVERSITA DI ROMA FACOLTA DI ARCHITETTURA “VALLE GIULIA” MATERIA MATERIALE COSTRUZIONE

Inaugurazione della mostra dei lavori del Laboratori di Sintesi finale del prof.Giuseppe Strappa: Lettura e progetto dell’organismo urbano di Castel Madama a.a. 2007/8

Introduce      Benedetto Todaro preside della Facoltà di Architettura “Valle Giulia” Presentazioni di Michele Civita, assessore alle Politiche del Territorio e Tutela Ambientale della Provincia di Roma Giuseppe Salinetti sindaco di Castel Madama Conferenza di Alessandro Anselmi Coordina      Giuseppe Strappa Intervengono:  Carmen L. Guerrero (University of Miami), Franco Cervi   (presidente della Co.Tra.L. Compagnia Trasporti Laziali) i coordinatori dei seminari del Laboratorio: Alessandro Camiz, Paolo Carlotti, Alessandro Franchetti Pardo, Nicola Saraceno Martedì 20 gennaio 2009, alle ore 9,30 Aula Fiorentino Facoltà di Architettura “Valle Giulia” via A. Gramsci 53, Roma mostra a cura di Alessandro Camiz allestimento di Alessandro Franchetti Pardo